Uno Sporting Pietrelcina stoico pareggia (1-1) a Castelpoto in 9 uomini!

Calcio d’altri tempi, come spesso si legge sui quotidiani sportivi: è quello che s’è visto al comunale di Castelpoto, dove si sono affrontate in un derby molto sentito la squadra di casa e lo Sporting Pietrelcina.

Partita pesantemente condizionata dalle condizioni del fondo campo, allentato e scivoloso per l’abbondante pioggia caduta fino a sabato sera. Una condizione nella quale ad avere la peggio sembrano essere state le aquile biancoazzurre, evidentemente non abituate a simili campi. E le difficoltà si sono palesate sin dal fischio d’inizio, quando Quattrocchi e compagni hanno provato come sempre a giocare palla a terra ma con poco costrutto e impantanandosi puntualmente. Più concreto invece il Castelpoto, probabilmente meglio disposto a giocare in simili condizioni e che soprattutto nel primo tempo, si è affidato al lancio lungo per i suoi due esterni offensivi (molto bravi) Ciotola e Petrone. Situazione che ha creato non pochi problemi alla retroguardia dello Sporting, in costante affanno e con i suoi uomini in “equilibrio precario” su di un campo molto più simile ad una pista di pattinaggio… Terreno infido che ha tradito anche il bravo centrocampista La Porta, scivolato malamente in un intervento di recupero palla e messo k.o.(sostituito da Izzo) nei primissimi minuti proprio dal terreno infido e pericoloso.

Ovviamente ne è uscita fuori una partita brutta, spezzettata dai continui inevitabili falli (mai cattivi) indotti proprio dal fondo campo e non sempre ben interpretato da un mediocre direttore di gara. Il primo tempo s’è aperto con un continuo batti e ribatti lungo tra le due squadre. Il Castelpoto più convinto ha saputo sfruttare la bravura dei suoi esterni fino al goal realizzato da Petrone abile ad infilarsi nella difesa biancoazzurra e ad infilare l’incolpevole De Vanno per l’10. Il goal ha un po’ tagliato le gambe allo Sporting, in affanno e ostinatamente alla ricerca dell’azione costruita ma che poco o nulla è riuscito a produrre in fase offensiva. Da segnalare solo il goal sfiorato da Morganella, abile a fiondarsi sun un calcio di punizione battuto da Adamo ma che è scivolato al momento del tiro mandando alto.

Nella seconda frazione il Castelpoto ha provato a chiudere la gara, sfruttando anche qualche varco che il Pietrelcina ha lasciato nella costruzione. Qualche buona occasione per i padroni di casa, poco lucidi, e poi quella che poteva essere la fine anticipata del match: al 28° doppia espulsione per lo Sporting Pietrelcina. Faraone, già ammonito, interviene con un tackle pulito a centrocampo, ma il terreno scivoloso lo ha portato a “colpire” involontariamente l’avversario, che ha ovviamente accentuato gli effetti dell’impatto traendo in inganno l’arbitro. Doppio giallo e quindi espulsione, con conseguenti proteste di tutti gli effettivi dello Sporting a quella che è apparsa a tutti come una evidente e penalizzante svista. Nella foga della mischia creatasi, Adamo ha calciato la palla con forza mandandola in fallo laterale, ma con nessuna intenzione se non quella di sfogare la propria rabbia. Invece, l’assistente di linea, probabilmente per un eccesso di inutile protagonismo, ha segnalato al direttore di gara quel gesto come una “tentata” pallonata (!) verso di lui. Espulsione diretta e frittata fatta. E’ stato certamente ingenuo Adamo, calciatore sempre corretto e bersagliato dai falli in ogni gara, ma crediamo che non vi fosse alcuna intenzione di colpire chicchessia, se non nella fantasia del giudici di linea.

Ma da lì è iniziata una seconda partita per lo Sporting Pietrelcina: i ragazzi hanno trasformato la rabbia in determinazione ed hanno iniziato a proporsi senza più alcun timore di sorta, rischiando il tutto per tutto. E, come nelle storie più belle, al 32° è arrivato il goal del pareggio realizzato da Momo Jallow, abile a sfruttare sotto rete una parata di Zotti su una sua conclusione, a sfruttare un calcio di punizione battuto da Gabriele Quattrocchi. 11, meritato, sudato, a dir poco commovente. E alla fine la squadra di Matteo D’Alessandro, con qualche affanno ma senza mai disunirsi, è riuscita nell’impresa di pareggiare, su quello che (non soltanto per il valore tecnico del Castelpoto) è uno dei “peggiori” campi della Promozione. Una prova di forza e maturità per i biancoazzurri che, se sapranno limare alcuni errori e soprattutto a gestire le energie nervose, potranno levarsi ancora tante soddisfazioni in questo campionato.

Il Tabellino:

Castelpoto: Zotti, Palmieri, Pacillo, Martignetti F., Varricchio, Cocozza, Ciotola, Caruso, Cagnale, Romano, Petrone.

A disp.: Viscione, Caporaso, Izzo, Martignetti M., Muccio, Varricchio U., Pagliuca, Pacillo..

All.: Alessandro Cagnale

Sporting Pietrelcina (3-4-2-1): De Vanno; Morganella, Faraone, Paradisi; Mulè, La Porta, Quattrocchi, Adamo; Trebbi, De Guglielmo; D’Andrea.

A disp.: Parente, Manco, Mairesse, Jallow, Izzo, Treppiedi, Mercuri, Natale, De Ieso.

All.: Matteo D’Alessandro

Arbitro: Mario Nosenzo di Salerno

Assistenti: Capuozzo e Zuppa di Nola

Marcatori: Petrone (Castelpoto); Jallow (Sp. Pietrelcina)

Note: giornata fredda e umida, terreno di gioco in condizioni disastrose. Un centinaio di tifosi presenti con buona rappresentanza pietrelcinese.

 

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